Esce allo scoperto Marta Fascina a proposito del compianto Silvio Berlusconi e il suo ruolo nella lotta alla mafia.
Tornata a vestire i panni di deputata, Marta Fascina sembra si stia piano piano riprendendo dal lutto subito con la perdita del suo compagno, l’amato Silvio Berlusconi. La donna, infatti, è riapparsa anche sui social dove ha voluto condividere un pensiero sull’operato del Cavaliere in merito alle lotte alle mafie.
Marta Fascina, Berlusconi e le lotte alle mafie
Attraverso una storia su Instagram, a conferma del ritorno, quasi, alla normalità dopo la lunga assenza per il lutto subito, la Fascina ha voluto sottolineare la realtà dei fatti a proposito del rapporto tra Berlusconi e le mafie.
“Questa è la realtà! Unico!”, ha scritto accompagnando la sua storia con tanto di dati in merito all’operato del compianto ex Premier.
Nel contenuto diffuso, la deputata di Forza Italia ha fatto vedere un elenco con le azioni del fondatore del partito contro la criminalità organizzata. Nello specifico la storia condivisa sembra essere un articolo dal titolo ‘Berlusconi contro le mafie’.
“Arrestati 1.296 latitanti mafiosi (tra il 2001 e il 2005 e tra il 2008 e il 2011); reso permanente il 41 bis contro i mafiosi (2002); inasprimento 41 bis contro il mafiosi (2008); stop gratuito patrocinio per i mafiosi (2008); più poteri al procuratore nazionale antimafia (2009); arrestati 32 principali latitanti mafiosi (2009-2011); Piano nazionale e codice leggi antimafia (2010-2011); sequestrati e confiscati 49.035 beni alla mafia per un totale di 25 miliardi di euro (2008-2011)”, si legge nelle stories della donna.
Il ritorno in Parlamento
Nelle scorse giornate, come anticipato, la Fascina era tornata ad occupare il suo ruolo di deputata di Forza Italia. La donna, infatti, si era presentata in Parlamento per il voto di fiducia al decreto Caivano del Governo.
La giornata della donna non era certo passata inosservata. Prima di tutto era atterrata all’aeroporto di Ciampino con un volo privato, ma aveva destato anche particolare attenzione in quanto accompagnata da un dogsitter e scortata da personale di sicurezza.
Prima di arrivare in Parlamento si era diretta verso Villa Grande sempre agendo con mezzi privati e accompagnata da un’ampia presenza di personale ausiliario.